Negli ultimi giorni è balzata agli onori della cronaca la notizia del forte interessamento della squadra partenopea per il regista classe 2000 del Brescia Sandro Tonali. In primis vogliamo confermare che questa trattiva è assolutamente veritiera, dato che il centrocampista, appena convocato dal CT della Nazionale Maggiore Roberto Mancini per gli impegni contro Portogallo e USA, ha fatto innamorare calcisticamente parlando Andrea Chiavelli, AD del Napoli e braccio operativo della famiglia De Laurentiis anche per gli affari Filmauro.
Regista occulto di questa operazione di mercato infatti è Roberto Baronio, allenatore della squadra Primavera azzurra, che l’anno scorso ha assistito all’esplosione di Tonali da allenatore delle giovanili delle Rondinelle. L’ex calciatore di Lazio e Reggina tra gli altri, è stato espressamente voluto nella società azzurra da mister Ancelotti, su consiglio di Andrea Pirlo, amico di vecchia data dell’ex bresciano, superando la concorrenza di Fabio Viviani, pupillo di Edy Reja, amatissimo ex allenatore azzurro nonché supervisore de facto delle vicende societarie e consigliere personale del presidente De Laurentiis.
Fabio Viviani è stato allenatore in seconda del Napoli dal 2006 al 2009, quando ai tempi del tecnico goriziano, ha contribuito alla scalata dei Partenopei dalla serie C alla Coppa Uefa, ed è sempre accostato alla panchina della formazione primavera dopo qualsiasi risultato negativo dei giovani azzurri. Per questo l’azione di diplomazia di mister Baronio per l’acquisto di Tonali, sfruttando anche e soprattutto i consolidati rapporti in seno alla società di patron Cellino, potrebbe allontanargli lo spettro di Viviani dalla propria panchina, guadagnando quel credito nei confronti dei vertici della società che gli permetterebbe di lavorare con maggiore tranquillità.
Malinconico spettatore di questo intricato intreccio è Gianluca Grava, roccioso ex difensore azzurro ai tempi di Reja e Mazzarri e idolo della torcida azzurra, nonché attuale responsabile del settore giovanile del Napoli, il quale quasi desautorato dei propri poteri e competenza è costretto ad assistere quasi inerme a questa “guerra intestina” su questioni su cui teoricamente avrebbe potere decisionale…La domanda è: Quanto potrà resistere a questa situazione un’icona del Calcio Napoli dell’era De Laurentiis?
Seguiranno aggiornamenti…
PER INSIDER MERCATO
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