martedì, Aprile 29, 2025
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Ricerca scientifica, motore per il progresso dell’umanità

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Si celebra il 10 novembre la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, proclamata dall’Unesco nel 2001. Obiettivo della iniziativa è quello di ricordare alla collettività, alle istituzioni, agli attori politici e mediatici che, senza gli sviluppi scientifici, non può esistere progresso.

Alla mobilitazione  internazionale partecipa l’Istituto Pasteur Italia, promuovendo un evento dedicato al tema “Scienza è progresso: un diritto dell’umanità”, che è diritto alla “salute di tutti”. Quest’ultimo può essere realizzato con una collaborazione scientifica nazionale e internazionale e l’apporto dei decisori politici e delle istituzioni di ricerca, vale a dire università, enti e imprese. Nell’ambito dell’iniziativa è stata lanciata la prima Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Parola d’ordine: ricerca”.

GLI INVESTIMENTI IN RICERCA –  In Italia il livello di investimenti in ricerca e sviluppo supera di poco l’1% del Pil, la metà della media dell’Ue, con i paesi più competitivi allineati all’obiettivo del 3% da raggiungere entro il 2020. Gli stanziamenti del ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca agli enti pubblici di ricerca sono scesi dai 1.857 milioni del 2002 ai 1.483 milioni del 2015. Negli ultimi 10 anni gli investimenti pubblici in R&S in Italia sono diminuiti di oltre il 20% e non meglio è avvenuto per gli investimenti privati. Nel 2016 l’Italia ha investito in ricerca pubblica e privata appena 21,6 miliardi di euro, contro i 33 miliardi investiti dal Regno Unito, i 50 miliardi investiti dalla Francia e i 92 dalla Germania. E sono questi i Paesi che accoglieranno molti dei 30mila studiosi che, si stima, l’Italia ha perso e perderà nel decennio 2010-2020. In controtendenza l’Istituto Pasteur Italia dà un contributo per evitare la “fuga” di energie intellettuali, stanziando fondi e sensibilizzando il grande pubblico.

Da oltre mezzo secolo, l’Istituto Pasteur Italia investe nella ricerca scientifica. “I nostri sforzi –  dichiara Angela Santoni, Direttore Scientifico dell’Istituto Pasteur Italia – sono da sempre orientati a migliorare il benessere della società, perché sia garantito il diritto alla salute di tutti attraverso ricerche d’eccellenza su malattie infettive, tumori, patologie infiammatorie croniche e neurodegenerative. Il nostro impegno – continua –  è rivolto sia a prevenire le malattie, sia a individuare nuove strategie di cura e diagnosi; per questo ogni anno finanziamo numerosi progetti di ricerca, borse di dottorato, borse di studio per l’estero e per il rientro di ricercatori in Italia. Nel 2018 abbiamo stanziato 1.091.400 euro e per il 2019 l’investimento previsto è di euro 1.373.000. I costi della ricerca sono rilevanti e per garantire continuità alle nostre attività abbiamo deciso di lanciare la prima Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Parola d’ordine: ricerca”, perché ogni contributo, anche il più piccolo, è un aiuto fondamentale per lo sviluppo delle nostre ricerche e può fare la differenza».

L’impegno dell’Istituto Pasteur Italia si distingue nel panorama nazionale per sforzi e continuità nei riguardi dei ricercatori dei Laboratori Pasteur Italia e dei ricercatori di Sapienza Università, affiliati all’Istituto Pasteur, tutti “ricercatori che restano”, con risultati scientifici eccellenti, come ha ricordato a febbraio 2018 Nature, sottolineando che si deve all’Italia il 10%, delle scoperte scientifiche più citate al mondo.

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